Hai da poco aperto un sito web e ti sei reso conto che nessuno lo vede o peggio ancora ci entra dentro? Tranquillo questo è un problema di tutti, perchè aprire un sito non vuol dire essere visto. Per far si che le persone ci entrino c’è bisogno di posizionare il tuo sito web su Google.
E anzi, a dirla davvero tutta, l’obiettivo sarebbe quello di migliorare il posizionamento su Google, e sugli altri motori di ricerca.
Questo perchè aprire un sito web di per sè non vuol dire nulla.
Oggi ci sono 2 miliardi di siti online.
Si hai letto bene… 2 MILIARDI!
Motivo per cui, se 10/15 anni fa poteva bastare aprire un sito e fare il compitino, oggi non basta più.
Devi per forza di cosa mettere in campo delle strategie che ti consentano di scalare le classifiche di Google e farti notare dai possibili clienti.
Non sarà semplicissimo.
La concorrenza è spietata ma da qualche parte bisogna pure iniziare.
In questo articolo vediamo le 10 pratiche per far posizionare il tuo sito web su Google.
Prima di iniziare… differenze tra Indicizzazione e Posizionamento
Sono due termini spesso confusi, a volte utilizzati come sinonimi.
In realtà si tratta di due concetti ben distinti.
- l’Indicizzazione riguarda la scansione che i motori di ricerca fanno sulle pagine del sito
- il posizionamento invece è la posizione che il nostro sito occupa nella pagina dei risultati di ricerca, ossia nella SERP.
Va da sè che per posizionarsi sui risultati di ricerca il sito deve esse indicizzato.
Iniziamo adesso il nostro viaggio tra i 10 step per posizionare il tuo sito web su Google.
Velocità di Caricamento

Uno dei fattori di ranking più importanti è la velocità con cui il sito viene caricato, soprattutto nella sua versione da mobile.
Non è facile migliorare la velocità di un sito web, ma ci sono comunque delle piccole pratiche che tutti possono mettere in pratica per ottimizzare questo valore.
La più semplice di tutte è affidarsi ad un servizio di hosting performante, come ad esempio SiteGround.
Pagare di più per un servizio affidabile può risolvervi davvero tanti problemi.
Performance migliori e assistenza formidabile, sempre disponibile h24.
Un altro fattore che incide molto sui tempi di caricamento del sito sono le immagini.
Chi non ha mai lavorato con un sito web tende a caricare le immagini con la loro grandezza originale.
File che se va bene pesano 1MB.
Online esistono tanti strumenti che permettono di comprimerle, in grado di trasformare quel MegaByte in 100kb.
I due più utilizzati sono TinyPNG e Compressor.
Ma come controllare la velocità del tuo sito web?
Anche quì l’online ci viene in aiuto e ci fornisce una vasta scelta di strumenti.
I più utilizzati sono:
PageSpeed Insights ufficiale di Google e GTmetrix.
Architettura del Sito

Google è sempre alla ricerca della migliore soluzione possibile da consigliare ai suoi utenti mentre fanno una ricerca. Per questo motivo l’architettura del sito è importante nel migliorare la posizione del tuo sito.
Partite da un menu ordinato, chiaro, snello e che sia equilibrato.
Non creare una categoria con 10 sottocategorie, mentre le altre voci del menu ne hanno una soltanto.
In tal caso tieni a mente la struttura ad albero, dove l’Home Page è il tronco principale, mentre le categorie sono i rami, e le sottocategorie i rami più piccoli.
Il tuo sito risulterà omogeneo e facile da navigare.
Impostare questo tipo di gerarchia consente anche a Google di scansionare il tuo sito con maggiore facilità ed attribuirgli un ranking migliore.
Sito Responsive

Il 90% delle persone naviga online da Mobile.
Questo vuol dire che…?
Il sito deve per forza essere ottimizzato nella sua versione per smartphone.
La prassi più comune in questo caso è creare un sito che sia Mobile Friendly, dove i componenti siano in grado di adattarsi passando da una versione Desktop a Tablet fino a Mobile.
Se utilizzi un tema Premium per costruire il tuo sito, accertati che presenti la dicitura Responsive Design.
File Robots.txt e Sitemap
Passiamo agli aspetti più tecnici, in cui bisogna iniziare a sporcarsi effettivamente le mani.
Questi due file hanno la funzione di dire a Google quali pagine deve scansionare, e sono effettivamente il primo step pratico da fare per posizionare il tuo sito web sui motori di ricerca.
La sitemap comunica la struttura del sito, la sua gerarchia e li aiuta a comprendere meglio il sito.
Con il file Robots.txt si danno comandi ai motori di ricerca su quali pagine NON devono essere indicizzate usando il comando Disallow.
Google Search Console

Uno degli strumenti forniti da Google per monitorare il proprio sito (ma anche quelli degli altri nel caso dei Web Master).
Google Search Console è totalmente gratuito e offre una serie di dati per valutare lo stato di salute del tuo sito.
Quali pagine presentano errori di scansione, eventuali penalizzazioni e consigli per il miglioramento.
Inoltre puoi monitorare i dati sul traffico organico del sito, le impression, la posizione media su Google e il CTR medio.
Per aggiungere il tuo sito su Google Search Console è molto semplice, e ti consigliamo di leggere la nostra guida. In pochi semplici passaggi avrai anche tu la tua proprietà da controllare.
Google MyBusiness

Hai un’attività locale?
Allora non puoi fare a meno di iscriverti ad un altro strumento di Google totalmente gratuito.
Hai presente quando cerchi un’attività su Google e ti compare quella scheda laterale con tutte le informazioni come:
- Indirizzo
- Sito Web
- Orari di apertura
- Telefono
- Recensioni
Bene quella scheda è creata proprio con Google MyBusiness.
Per iscriversi a Google MyBusiness ti rimandiamo al nostro articolo.
Ricerca Parole Chiave
Adesso che il sito è stato impostato è il momento di lavorare sui contenuti.
Pensare di posizionarsi su Google per parole chiave ad alta competitività è impossibile, almeno all’inizio, per questo devi concentrarti sulle cosiddette “long tail”
A tal proposito troverai una nostra guida su come trovare le giuste parole chiave.
Le keywords permettono a Google di capire cosa tratta la tua pagina web e di restituirla nel momento in cui un utente effettua una ricerca proprio su quell’argomento.
La ricerca delle parole chiave è la base di un lavoro SEO ed hanno un forte peso sul posizionamento del sito.
Per aiutarvi a trovare le giuste keywords partite da un argomento che volete trattare e poi costruite la vostra rete di parole.
Potete sfruttare strumenti di Google come il Keywords Planner di Google Ads o siti esterni come Ubersuggest, Answer the Public, Ahrefs Keyword Explorer, SEMrush, SEOZoom e tanti altri.
Anche lo stesso Google può aiutarvi con le “ricerche correlate” che segna in fondo ad ogni pagina.
Per saperne di più su come fare una buona ricerca, ti rimandiamo al nostro articolo sulla Ricerca in maniera efficace Parole Chiave per il tuo Business.
Ottimizzazione On-Site

Dopo aver creato il tuo contenuto sul sito, una pagina specifica oppure un articolo del tuo blog aziendale, dovrai ottimizzare tutto in chiave SEO.
Gli interventi interni alle singole pagine riguardano i Meta Tag che hanno lo scopo di favorire la comprensione dell’argomento trattato sia agli utenti ma soprattutto ai motori di ricerca.
Questi sono:
- Tag Title, il titolo visualizzato nel risultato di ricerca da Google
- H1, H2, H3. L’utilizzo corretto dei sottotitoli all’interno della pagina
- Meta Description, non è un fattore di Ranking diretto ma aiuta ad aumentare i click sulla pagina
- Densità della Parola Chiave, un argomento scottante di cui si è abusato in passato e che adesso Google penalizza se fatto in maniera esagerata
- URL semplici, con la parola chiave e non chilometrici
- Alt Text delle immagini, inserisci un testo alternativo alle immagini
Ottimizzazione Off-Site: Link Building
Avere dei siti autorevoli che puntano al tuo sito è una fattore importantissimo agli occhi di Google.
E come mai lo mettiamo infondo alla lista?
Semplice perchè non dipende soltanto da te, ma anche da altri.
E per avere link esterni di qualità bisogna prima aver raggiunto un ottimo posizionamento su Google.
Una delle strategie migliori in questo caso è individuare i backlink dei tuoi competitors, così da individuare velocemente quali sono i siti aperti ad ospitare link che puntano al tuo sito.
Tra gli strumenti a disposizione ti segnaliamo Ahrefs, MOZ, Semrush.
Puoi anche fare una ricerca manuale con blogger e influencer disposti a linkare sui loro profili o blog il tuo sito.
La parola d’ordine in questo caso è qualità!
Evita le Penalizzazioni
Evita di ripetere troppe volte la singola parola chiave all’interno del tuo articolo.
Questo è conosciuto come il fenomeno del Keyword Stuffing.
Google non vede di buon occhio chi cerca scorciatoie per aumentare la propria visibilità.
10 anni fa andava bene.
Adesso non più.
Google si evolve e incappare in penalizzazioni diventa più facile.
La prima contromisura presa dal motore di ricerca della Silicon Valley è la perdita di posizioni nella SERP. Ma in casi estremi può arrivare anche a far sparire il sito dai suoi risultati di ricerca.
Conclusioni
Con questi 10 passaggi speriamo di averti dato i giusti spunti per iniziare a posizionare tuo sito web sui motori di ricerca.
Ci vorrà del tempo ma ti assicuriamo che se fatti bene, e con la giusta costanza i risultati arriveranno.
Se hai qualche dubbio o consiglio scrivici pure compilando il form quì sotto!
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